Anche l’Italia, nonostante le difficoltà del cosiddetto mondo cattolico, può finalmente vantare una congregazione religiosa autenticamente tradizionale ed in forte espansione vocazionale. Ci riferiamo alle Suore Consolatrici del Sacro Cuore, la cui casa madre si trova a Vigne di Narni (TR).
In pochi anni, infatti, il numero delle consorelle è talmente aumentato che oggi si è resa improcrastinabile l’apertura di un nuovo noviziato che possa accogliere più degnamente le 8 novizie e le 11 postulanti provenienti da vari Paesi.
Ma cerchiamo di conoscere meglio questa realtà. La congregazione venne fondata nel 1961 dal passionista don Basilio Rosati. Questo santo sacerdote, resosi ben presto conto della crisi entrata nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II, temendo conseguenze negative anche all’interno della piccola famiglia religiosa, decise, poco prima di morire, di affidare la propria opera a don Emanuele du Challard, sacerdote della Fraternità Sacerdotale San Pio X. Don Basilio morì nel 1996 e, non senza difficoltà e vicissitudini varie, il piccolo ordine si integrò ben presto nel mondo della Tradizione. Negli anni successivi le Suore Consolatrici proseguirono la loro attività occupandosi, oltre che di una intensa vita di preghiera, anche di assistere gli anziani e di aiutare i sacerdoti della FSSPX.
La vera grande svolta risale al 2014. In quell’anno giunse a Narni la prima postulante americana e, pochi mesi dopo, venne solennemente intronizzata, nella piccola cappella del convento, la statua della Madonna di Guadalupe. Questi fatti furono davvero una Grazia della Divina Provvidenza.
Da quel momento le vocazioni si moltiplicarono e si aprì anche un orfanotrofio in India, accanto al locale Priorato della Fraternità Sacerdotale San Pio X. Oggi la comunità delle Suore Consolatrici del Sacro Cuore di Gesù conta ben quarantacinque sorelle: 26 professe, 8 novizie e 11 postulanti. Al suo interno sono rappresentate ben sette nazionalità. In conseguenza di questa forte espansione, i locali del piccolo convento di Vigne di Narni stanno ormai letteralmente scoppiando: si è dovuto ricorrere ai letti a castello e alcuni letti sono stati addirittura sistemati nell’ufficio della Madre Superiora. Oltre alle sette suore impegnate in India, cinque risultano attualmente dislocate presso il Priorato FSSPX di Montalenghe (TO).
Che differenza rispetto a tanti ordini religiosi ridotti ormai alla quasi estinzione!
Di fronte a questa situazione effettivamente emergenziale, la Divina Provvidenza, ancora una volta, non ha, però, abbandonato le sue figlie fedeli. E, ancor di più, il buon Dio ha dimostrato come riesca a scrivere sempre dritto anche sulle righe storte.
Il nuovo noviziato, infatti, reperito nel comune di Lugnano in Teverina, si è reso disponibile a causa del dissesto economico in cui è incappata la Diocesi di Terni, per molti anni affidata alle cure di Monsignor Vincenzo Paglia. Si tratta di un ampio convento seicentesco, in precedenza abitato dai Frati Cappuccini, restaurato completamente in occasione del Giubileo del 2000.
Evidentemente, quando i debiti incombono, anche gli odiati tradizionalisti possono essere considerati come possibili compratori! A parte le facili battute, però, bisogna davvero considerare come questa operazione rivesta caratteristiche di provvidenzialità. La congregazione potrà così guardare al futuro con ottime possibilità di ulteriori espansioni. Che il Buon Dio, e la Beata Vergine di Guadalupe, continui sempre a proteggerla!
Al termine ci si consenta un’ultima considerazione. Forse anche altri ordini perseguitati per la propria sensibilità tradizionale, invece di agonizzare per un malinteso senso dell’obbedienza, potrebbero prendere esempio da queste suore, umili ma determinate a seguire sempre la Verità.