Verso la beatificazione dei Martiri spagnoli dell’Arcidiocesi di Sevilla

Home » Verso la beatificazione dei Martiri spagnoli dell’Arcidiocesi di Sevilla

 

Il pontefice Paolo VI si mostrò cauto circa la possibilità di elevare agli onori degli altari i martiri della persecuzione religiosa contestuale alla guerra civile spagnola. Il suo successore Giovanni Paolo I non ebbe, suo malgrado, neppure il tempo di occuparsene. I pontificati di Giovanni Paolo II sono invece costellati di beatificazioni di numerosi martiri spagnoli. Papa Wojtyła ebbe anche a canonizzare ben nove martiri nella rivoluzione delle Asturie (il sacerdote passionista Innocenzo dell’Immacolata, al secolo Emanuele Canoura Arnau, ed otto  Fratelli delle Scuole Cristiane, uccisi insieme il 9 ottobre 1934) ed anche altri due martiri uccisi negli anni successivi nel pieno della guerra civile: Giacomo Ilario (al secolo Emanuele Barbal Cosàn), confratello degli otto precedenti, ed il sacerdote Pedro Poveda Castroverde.

All’inizio dell’estate, lo scorso 22 giugno, papa Francesco ha riconosciuto il martirio di un nuovo gruppo di venti martiri dell’Arcidiocesi di Sevilla, che il prossimo 18 novembre verranno solennemente dichiarati Beati.

La situazione politico-sociale della Spagna nel periodo della guerra civile (1936–1939) è storicamente nota, come pure il clima di persecuzione che i miliziani repubblicani instaurarono nei confronti di tutti coloro che si professavano membri della Chiesa cattolica, fossero essi consacrati o laici.

Questi i nomi dei venti prossimi Beati, dei quali desideriamo offrire alcune sintetiche note biografiche:

* Manuel González-Serna Rodríguez nacque a Sevilla il 13 maggio 1880, fu ordinato sacerdote il 20 settembre 1902 e nominato parroco di Constantina il 30 ottobre 1911. Arrestato nella notte del 19 luglio 1936, il 23 luglio successivo fu condotto nella chiesa parrocchiale di Constantina e giustiziato in sacrestia.

* Francisco de Asís Arias Rivas nacque a Cantilana (Sevilla) il 30 gennaio 1875, fu ordinato sacerdote il 1° giugno 1901 e nominato parroco di Lora del Río il 27 ottobre 1919. Venne arrestato a fine luglio 1936 e fucilato il 1° agosto 1936 nel cimitero di Lora del Río.

* Miguel Borrero Picón nacque a Beas (Huelva) il 6 dicembre 1873, fu ordinato sacerdote il 19 novembre 1903 e nominato viceparroco di Utrera il 26 febbraio 1923. Fu arrestato in parrocchia il 19 luglio 1936 e ucciso nella prigione locale il 26 luglio successivo.

* Mariano Caballero Rubio nacque ad Alájar (Huelva) il 28 ottobre 1895, fu ordinato sacerdote il 22 dicembre 1923 e nominato viceparroco a Huelva il 27 aprile 1934. Assistette all’incendio della chiesa parrocchiale il 21 luglio 1936 e trovò rifugio presso una famiglia a Punta Umbría (Huelva) dove fu arrestato e condotto in carcere. Gli spararono alla schiena durante il trasferimento in prigione e morì di emorragia in ospedale il 23 luglio 1936.

* Pedro Carballo Corrales nacque a Ubrique (Cádiz) il 10 novembre 1886, fu ordinato sacerdote per la diocesi di Sevilla il 18 dicembre 1910 e nominato parroco di Santa Maria di Guadalcanal il 15 ottobre 1919. Fu arrestato nella sua parrocchia il 20 luglio 1936 e condotto insieme ad altri detenuti nel cimitero di Guadalcanal dove fu fucilato e sepolto il 6 agosto 1936.

* Juan María Coca Saavedra nacque a Mairena del Alcor (Sevilla) il 24 dicembre 1884, fu ordinato sacerdote il 18 dicembre 1909 e nominato viceparroco di Lora del Río il 14 ottobre 1911. Venne fucilato e sepolto nel cimitero cittadino il 1° agosto 1936.

* Antonio Jesús Díaz Ramos nacque a Bollullos del Condado (Huelva) il 31 dicembre 1896, fu ordinato sacerdote il 18 dicembre 1920 e nominato amministratore parrocchiale a Cazalla de la Sierra (Sevilla) nel 1931. Arrestato nella notte del 18 luglio 1936, fu giustiziato nel carcere di Cazalla de la Sierra il 5 agosto successivo.

* Salvador Lobato Pérez nacque ad Algodonales (Cádiz) il 31 dicembre 1901, fu ordinato sacerdote a Sevilla il 12 marzo 1927 e nominato amministratore della parrocchia di El Saucejo nel 1933. Arrestato insieme al fratello il Venerabile Servo di Dio Rafael Lobato Pérez, con il quale fu ucciso a El Saucejo il 21 agosto 1936.

* Rafael Machuca Juárez de Negrón nacque ad Estepa (Sevilla) il 30 aprile 1881, fu ordinato sacerdote il 18 dicembre 1909 e nominato viceparroco il 1° novembre 1912. Arrestato nel luglio 1936 presso la stazione termale di Carratraca dove si era recato per motivi di salute e mandato a Málaga, fu ucciso il 31 agosto 1936.

* José Vigil Cabrerizo nacque a Huétor-Tájar (Granada) l’11 ottobre 1906, fu ordinato sacerdote il 20 maggio 1932 a Sevilla. Gli fu affidata la chiesa del quartiere di San Girolamo dove giunsero i rivoluzionari il 1° maggio 1936. Riconosciuto come sacerdote, venne fucilato il 18 luglio 1936 a Sevilla, morì in ospedale il giorno seguente.

* Enrique Palacios Monrabá nacque a Cazalla de la Sierra (Sevilla) il 3 aprile 1917, entrò nel Seminario di Sevilla il 29 agosto 1928. Al termine del primo anno di studi di teologia, rientrò a casa in ferie a fine giugno 1936. Venne arrestato e ucciso insieme a suo padre il Venerabile Servo di Dio Manuel Palacios Rodríguez nel cortile del carcere di Cazalla de la Sierra il giorno 5 agosto 1936.

* María Dolores Sobrino Cabrera nacque a Constantina (Sevilla) il 19 aprile 1868, si sposò con Rafael Cabezas Ruival de Flores il 27 dicembre 1891.  Impegnata in parrocchia, fu fucilata il 23 luglio 1936 nella chiesa di Constantina.

* Agustín Alcalá Henke nacque ad Alcalá de Guadaíra (Sevilla) il 7 giugno 1892, si laureò in Diritto nel 1915 e divenne avvocato. Fucilato ad Alcalá de Guadaíra dai rivoluzionari il 17 luglio 1936 mentre andava a prestare assistenza a persone bisognose, morì all’ospedale di Sevilla il 18 luglio 1936.

* Mariano López-Cepero y Muru nacque il 24 gennaio 1883 a Cazalla de la Sierra (Sevilla), fu vicesindaco del suo paese natale e membro del consiglio parrocchiale. Venne ucciso il 5 agosto 1936 nel carcere di Cazalla de la Sierra.

* Gabriel López-Cepero y Muru nacque a Sevilla il 22 agosto 1874, si sposò con María Teresa Ovelar Ovelar, con cui ebbe sette figli. Membro del consiglio parrocchiale, fu ucciso, insieme al fratello il Venerabile Servo di Dio Mariano, il 5 agosto 1936 nel carcere di Cazalla de la Sierra.

* Cristóbal Pérez Pascual nacque ad Alájar (Huelva) il 9 dicembre 1887, aprì nel 1923 una farmacia a Cazalla de la Sierra, tramite la quale esercitava anche un’attività assistenziale e caritativa. Membro del consiglio parrocchiale, fu ucciso nella prigione di Cazalla il 5 agosto 1936.

* Manuel Palacios Rodríguez nacque ad Aracena (Huelva) il 1° agosto 1877, era un proprietario terriero. Il 4 ottobre 1909 si sposò con Luisa Monrabá Canela, con la quale ebbe sette figli, tra i quali il Venerabile Servo di Dio Enrique Palacios Monrabá, seminarista. Membro del consiglio parrocchiale, fu ucciso insieme a suo figlio e altri detenuti nel cortile del carcere di Cazada de la Sierra il 5 agosto 1936.

* José María Rojas Lobo nacque a Sevilla il 29 settembre 1910, fu un avvocato. Durante l’estate 1936 si recò con la famiglia a Marchena dove fu arrestato il 20 luglio 1936. Ferito gravemente nella sparatoria dei rivoluzionari, morì il 25 luglio 1936.

* Manuel Luque Ramos nacque a Marchena (Sevilla) il 6 marzo 1893, era fattorino e sacrestano delle monache clarisse e viveva con la mamma vedova nei pressi del monastero. Il 18 luglio 1936 si oppose a un gruppo di rivoluzionari che voleva entrare in chiesa durante la S. Messa. Arrestato il giorno successivo e fucilato, morì nell’ospedale a Marchena il 22 luglio 1936.

* Rafael Lobato Pérez nacque ad Algodonales (Cádiz) il 28 febbraio 1905, carpentiere, aiutava nel ministero pastorale il Venerabile Servo di Dio Salvador Lobato Pérez. Quando i rivoluzionari vennero ad arrestare suo fratello sacerdote, egli non volle lasciarlo solo. Entrambi furono quindi portati fuori del paese e assassinati insieme il 21 agosto 1936 a El Saucejo.

 

 

Come si evince da questi profili, tali persone non costituiscono un gruppo omogeneo, nessuno ebbe un regolare processo e quasi tutti furono previamente incarcerati.

Il martirio materiale di ciascun candidato alla beatificazione è sufficientemente provato. Per alcuni la morte sopraggiunse più tardi rispetto all’aggressione, ma risultò come conseguenza diretta di tale atto. Essi sono: Agustín Alcalá Henke, José Vigil Cabrerizo, Manuel Luque Ramos e José María Rojas Lobo, Mariano Caballero.

Per quanto riguarda l’elemento formale ex parte tyranni, l’odium fidei fu il motivo prevalente che armò i carnefici. La morte violenta dei Venerabili Servi di Dio si colloca nel contesto della persecuzione religiosa spagnola che interessò la zona di Siviglia. I singoli episodi furono accompagnati da distruzioni di immagini sacre, incendi di chiese ed edifici religiosi. I testimoni riferiscono che i martiri furono assassinati per il fatto di essere sacerdoti o laici cattolici.

Per quanto riguarda l’elemento formale ex parte victimarum, è sufficientemente attestata l’accettazione della morte come espressione della fedeltà a Cristo fino ai momenti precedenti la morte. Alcuni durante la prigionia pregavano, si incoraggiavano a vicenda, si confessavano ed esprimevano parole di perdono per i carnefici.

La fama di martirio è rimasta costante nel tempo, unita ad una certa fama signorum, ed ha permesso di giungere alla tanto agognata beatificazione di questi venti intrepidi testimoni della fede.

 

 

Facebook
WhatsApp
Twitter
LinkedIn
Stampa
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Mettiti in contatto con noi!

Hai delle domande o delle osservazioni da comunicarci?
Ti risponderemo il più rapidamente possibile!

Europa Cristiana

Direttore Carlo Manetti

Iscriviti alla nostra newsletter

Se ci comunichi il tuo indirizzo e-mail, riceverai la newsletter periodica che ti aggiorna sulla nostre attività!

Ogni settimana riceverai i nostri aggiornamenti e non di più.

Torna in alto