1222-2022: Ottocento anni fa veniva fondata l’Università di Padova, fra le più antiche al mondo
Logo dell’Università di Padova: Cristo Redentore e santa Caterina d’Alessandria
La prima registrazione notarile di una regolare organizzazione universitaria patavina (lo Studium Patavinum, già esistente) risale al 1222, quando un gruppo di studenti e professori migrarono dall’Università di Bologna alla ricerca di una maggiore libertà accademica, anche se è certo che scuole di diritto e medicina con studenti di varie nazioni esistevano a Padova da qualche secolo prima del 1222, dunque è impossibile definire una data precisa di fondazione dell’Università, quindi è stato scelto convenzionalmente il 1222 come anno di fondazione.
Sul sigillo dell’Università sono raffigurati il Cristo Redentore e santa Caterina d’Alessandria, ovvero i simboli delle due distinte universitates nelle quali si articolava lo studium patavino nel Medioevo. In particolare, Cristo risorto era considerato il patrono dei medici, chiamati a ridare vita ai corpi malati, mentre santa Caterina era la patrona dei giuristi, perché secondo la tradizione si difese da sola nel processo intentatole dagli idolatri prima di subire il martirio, stupendo tutti con la sua eloquenza.
Il motto dell’Università è «Universa Universis Patavina Libertas» («Tutta intera, per tutti, la libertà nell’Università di Padova») per sottolineare la grande libertà di pensiero, storicamente concessa dall’Università ai docenti e agli studenti.
Con il passaggio sotto il governo della Repubblica di Venezia nel 1405, inizia per l’Università di Padova il periodo di massimo splendore. Dal Quattrocento al Seicento, l’Università diviene un centro di studio e ricerca internazionale grazie alla relativa libertà e indipendenza garantita dalla potenza politica ed economica della Repubblica di Venezia, della quale Padova venne a costituire il centro culturale e centro scientifico d’Europa.
Nel 1493 l’Universitas Iuristarum venne trasferita all’Hospitium Bovis, un ampio fabbricato già adibito a locanda sotto l’insegna del bue che poi divenne, dopo ampliamenti e trasformazioni, la sede principale nota come il «Bo». Nel 1545 fu realizzato l’orto botanico, il più antico al mondo ancora nella sua collocazione originaria, che dal 1997 è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Il 15 gennaio 1595 fu inaugurato da Girolamo Fabrici d’Acquapendente il teatro anatomico, il primo del genere al mondo. È in questa struttura che, grazie al lavoro di medici celebri come Giovanni Battista Morgagni, si fonda in Europa l’insegnamento della moderna patologia. Fra il 1592 ed il 1610 insegnò a Padova Galileo Galilei che, anche dopo il suo ritorno in Toscana e l’abbandono del mondo accademico, lascerà dietro di sé una grande influenza nella metodologia di ricerca nelle discipline scientifiche e naturalistiche.
Nel corso del Settecento, con il progressivo declino della Repubblica di Venezia, iniziò il declino anche dell’Università di Padova. Tuttavia l’Istituto accademico continuò a distinguersi in Europa sia in ambito umanistico che nelle scienze naturali.
L’Ottocento fu segnato dalla duplice dominazione francese e dell’Impero austro-ungarico e infine, nel 1867, dall’annessione al Regno d’Italia. Il burrascoso periodo politico tra il 1797 e il 1813 portò alla destituzione o alla temporanea sospensione di molti illustri docenti. Secondo lo storico risorgimentale Carlo Leoni, i professori e gli studenti dell’Università di Padova parteciparono molto timidamente al movimento risorgimentale, perlomeno fino alla vigilia dell’8 febbraio 1848, giorno in cui scoppiò una rivolta studentesca contro l’autorità austriaca che portò all’uccisione di 2 studenti, alla chiusura temporanea dell’Università, all’espulsione di 73 studenti e alla destituzione di 4 professori.
Più traumatico fu il passaggio sotto il governo del Regno d’Italia, che portò alla sospensione di 17 professori, alla chiusura delle scuole di agraria, veterinaria e teologia, all’abbandono del modello universitario austriaco e al successivo trasferimento di molti docenti di punta all’Università di Roma. Con la Legge 12 maggio 1872 n. 1821 l’Università di Padova venne pareggiata alle altre d’Italia e fu applicata ad essa la riforma dell’insegnamento superiore, la nota Legge Casati. All’inizio del XX secolo la scuola matematica patavina si configura come una delle più importanti d’Europa.
Il 9 novembre 1943, durante il discorso inaugurale, il rettore Concetto Marchesi invitò pubblicamente gli studenti a ribellarsi e lottare contro il fascismo, azione che lo costrinse a fuggire in Svizzera. Questa Università, proprio per l’attività antifascista, è l’unica in Italia ad essere stata insignita della medaglia d’oro al valor militare.
Nel 1961 venne attivato il calcolatore elettronico di statistica, fra i primi in Italia e nel 2004 è stata istituita la Scuola Galileiana di Studi Superiori, con la collaborazione e sul modello della Scuola Normale Superiore di Pisa.