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1564-2024: 430 anni dalla nascita di William Shakespeare (1564 – 1616)

 

È considerato il poeta più rappresentativo della Gran Bretagna. Soprannominato il “Bardo dell’Avon” (o semplicemente “Il Bardo”) oppure il “Cigno dell’Avon”, rimangono di questo geniale tragediografo, autore di commedie e poeta, 38 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Le sue opere teatrali sono state tradotte in tutte le maggiori lingue del mondo e sono state rappresentate più spesso di qualsiasi altra opera. Molte delle sue espressioni linguistiche sono entrate nell’inglese quotidiano.

L’epoca di composizione della maggior parte dei suoi lavori si colloca in circa venticinque anni, fra il 1588 e il 1613. Capace di eccellere sia nella tragedia sia nella commedia, fu in grado di coniugare il gusto popolare della sua epoca con una complessa caratterizzazione dei personaggi, una poetica raffinata e una notevole profondità filosofica, dove traspira anche un credo cattolico, sebbene prudentemente celato, poiché visse nel tempo della regina Elisabetta I, efferata e sanguinaria persecutrice dei cattolici.

Benché fosse già popolare in vita, divenne immensamente celebre a livello internazionale dopo la sua morte e i suoi lavori furono esaltati e celebrati da numerosi e importanti personaggi nei secoli seguenti.

Non è chiaro per quali compagnie teatrali Shakespeare scrisse le sue prime opere; il frontespizio dell’edizione del 1594 del Tito Andronico rileva che la tragedia è stata messa in scena da tre gruppi di attori diversi. Dopo il 1594, le opere di Shakespeare vennero affidate alla propria compagnia, The Lord Chamberlain’s Men, che si esibiva presso il The Theatre e il The Curtain di Shoreditch. Quando la compagnia si trovò in conflitto con il proprietario del The Theatre, con conseguente riduzione del pubblico del teatro, Richard Burbage, capo dei The Lord Chamberlain’s Men, per salvare l’investimento fatto, decise di abbattere la struttura e utilizzare il legno rimanente per costruire il Globe Theatre. Il “Globe” venne aperto nell’autunno del 1599; uno dei primi copioni rappresentati nel nuovo teatro fu Giulio Cesare, mentre negli anni successivi vennero messe in scena alcune delle maggiori opere shakespeariane, tra cui AmletoOtello e Re Lear.

Nel 1603, i The Lord Chamberlain’s Men entrarono nei favori di Re Giacomo I e cambiarono nome in King’s Men; anche se le loro rappresentazioni non furono regolari e continue nel tempo, riuscirono a esibirsi sette volte a corte tra il 10 novembre 1604 e il 31 ottobre 1605. Dal 1608 si spostarono al Blackfriars Theatre in inverno (era infatti un teatro coperto) e al Globe, che venne distrutto da un incendio accidentale il 29 giugno 1613 mentre era in corso la rappresentazione dell’Enrico VIII, in estate. Le scenografie interne, combinate con le elaborate maschere della moda giacobina, permisero a Shakespeare di introdurre dispositivi scenici più complessi.

Tra gli attori della compagnia di Shakespeare vi erano Richard Burbage, William Kempe, Henry Condell e John Heminges. Burbage svolgeva il ruolo di primo attore nelle prime rappresentazioni delle opere di Shakespeare, tra cui Riccardo IIIAmletoOtello e Re Lear. Il popolare attore comico William Kempe ricoprì il ruolo del servo Pietro in Romeo e Giulietta e di Dogberry in Molto rumore per nulla, oltre ad altri personaggi.

Negli anni dal 1592 al 1594 a Londra infuriò la peste, provocando la chiusura dei teatri. Shakespeare, nell’attesa di riprendere la sua attività sul palcoscenico, scrisse due poemi di diverso stile, ma entrambi dedicati a Henry Wriothesley, III conte di Southampton; Venere e Adone, pubblicato nel 1593, fu ristampato numerose volte ed ebbe un notevole seguito.

 

Frontespizio del First Folio, con questo termine gli studiosi indicano la prima pubblicazione delle opere di William Shakespeare, intitolata Mr. William Shakespeares Comedies, Histories, & Tragedies. Contiene 36 opere di Shakespeare e fu redatto dai suoi colleghi attori John Heminges e Henry Condell nel 1623, circa sette anni dopo la morte del bardo. Il testo comprende tutte le opere che sono generalmente attribuite alla penna di Shakespeare, tranne Pericle, principe di Tiro e I due nobili congiunti. Non comprende né le poesie né i poemi

 

Il monumento del genio letterario inglese sopra le tombe di Shakespeare e di sua moglie Anne,  Chiesa della Santissima Trinità,  Stratford-upon-Avon, la stessa chiesa in cui il drammaturgo fu battezzato

 

Il monumento a William Shakespeare di Gerard Johnson, è situato sulla parete nord del presbiterio,  Chiesa della Santissima Trinità,  Stratford-upon-Avon. Sopra di lui vi è lo stemma della famiglia di Shakespeare, su entrambi i lati del quale si trovano due figure allegoriche: una, rappresentante il Lavoro, che regge una spada, l’altra, rappresentante il Riposo, che tiene una torcia e un teschio. Non si sa esattamente quando il monumento fu eretto, ma deve essere stato prima del 1623; in quell’anno, il First Folio delle opere di Shakespeare fu pubblicato con la prefazione consistente in un poema di Leonard Digges che menziona “thy Stratford moniment (sic) [il tuo monumento di Stratford]”

 

 

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