17 dicembre 1973: Un gruppo di terroristi palestinesi attacca un aereo della Pan Am all’Aeroporto di Fiumicino provocando 32 vittime.
Un commando di cinque terroristi palestinesi, arrivato all’aeroporto di Fiumicino con un volo dalla Spagna, irruppe nello scalo con armi ed esplosivi fra i passeggeri in attesa di imbarcarsi. Vennero sparate raffiche di mitra tra la folla, presi in ostaggio sei agenti e lanciate una bomba al fosforo e due granate dirompenti all’interno di un Boeing 707 della Pan Am diretto a Teheran, via Beirut, fermo in una piazzola di parcheggio con 56 passeggeri a bordo. Morirono in 29 in quella trappola, ustionati o soffocati. Subito dopo i terroristi si impossessarono di un jumbo della Lufthansa pronto al decollo. Fu una strage, rimasero a terra 32 persone, tra cui 6 italiani, 5 civili e il giovane finanziere appena ventenne Antonio Zara, che tentò di opporsi alla fuga dei terroristi, ma uno di loro lo uccise con una raffica di mitra che lo raggiunse alla schiena.