“Veni, Sponsa Christi, accipe coronam”

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Il giorno della Festa del Sacro Cuore di Gesù, ad Albano Laziale, undici postulanti hanno rivestito l’abito religioso delle Consolatrici del Sacro Cuore, mentre due novizie hanno fatto la loro prima Professione. Don Davide Pagliarani, Superiore generale della Fraternità San Pio X, ha celebrato il sacro Rito.

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Beh, non si può certo dire che il colpo d’occhio non destasse stupore venerdì ad Albano. Se, come dice l’Angelico, lo stupore è la reazione dell’uomo davanti ad un fatto di cui si ignora la causa, venerdì c’era ben donde essere stupiti.Undici ragazze vestite da sposa si appropinquano all’altare, senza che di futuri sposi si veda l’ombra.Ma lo Sposo c’è, e le attende all’altare: è quell’Agnello del quale parla l’Apocalisse.La cerimonia è semplice e potente, quasi una composizione per quadri, colorata di quella forza espressiva che la Santa Madre Chiesa possiede in grado eminente.La benedizione dell’abito, del velo, del rosario, la consegna della candela.E poi le spose spariscono. Una decina di minuti di attesa ed eccole di ritorno, vestite del nuovo abito di spose di Cristo. Abito nero, velo bianco. Virgines enim sunt et sequuntur Agnum quocumque ierit.Che l’uomo è composto di un’anima e di un corpo, la Santa Madre Chiesa l’ha capito benissimo. E se la donazione totale di sé è certamente un atto della volontà mossa dalla grazia, il mutamento dell’abito è il segno dell’atto interno.

Non meno potenti sono le cerimonie che accompagnano la professione delle due novizie. La mutazione del velo da bianco a nero, la coronazione di spine, la consegna della croce. Christo crucifixus sum cruci, ci dice san Paolo.

Spesso i sacerdoti, nel loro ministero ricevono domande di preghiere da parte dei fedeli. Ma se molti chiedono preghiere ai sacerdoti, chi prega per loro?

Le Suore Consolatrici del Sacro Cuore sono una congregazione religiosa che si dedica in modo speciale a pregare per i sacerdoti. E da oggi sono undici in più a farlo.

«Non è sano amare il silenzio ed evitare l’incontro con l’altro, desiderare il riposo e respingere l’attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio…», ci “insegna” Papa Francesco (Esortazione apostolica, Gaudete et exultate). Cioè le religiose avrebbero senso solo se fanno qualcosa, come sostenevano i rivoluzionari nel sopprimere gli ordini contemplativi in quanto “inutili”.

Chi afferma ciò non ha capito che la vita religiosa ha senso solo se si è compresa la verità che un giorno il Verbo incarnato pronunciò nel piccolo borgo di Betania: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore».

Che il Padrone della messe faccia comprendere questa verità a quante più anime possibile.

 

 

 

 

 

Foto: Arbër Ndoj – Copyright www.fsspx.itFonte: Fraternità Sacerdotale San Pio X

 

 

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