Presentazione al Tempio: Il testamento spirituale di Lotto

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Lorenzo Lotto, Presentazione al Tempio, olio su tela (172×136,5 cm), 1552-1556 ca., Museo pinacoteca della Santa Casa, Loreto

 

Probabile ultimo lavoro autografo del settantenne Lorenzo Lotto, quando era già monaco oblato nella Santa Casa di Loreto impegnato nella realizzazione di alcune grandi tele per la decorazione del coro del santuario. In queste opere si nota la sua mano tremolante e l’ausilio di artisti di bottega, ad esclusione di questa Presentazione, la cui paternità è pressoché totale.

Al centro della scena l’altare, vuoto, in attesa di accogliere il Divino Bambino che Maria offre, in ginocchio sui gradini, con amore e con cura, al sacerdote. L’altare è coperto da una  tovaglia candida, da cui spuntano originali e simbolici piedi umani. Il sommo sacerdote accoglie il bambino sulla sinistra con due inservienti, che insieme rappresentano le tre età della vita, mentre più a destra si vedono la profetessa Anna e san Giuseppe, con la tunica rossa, insieme ad alcuni uomini. Al gesto di benedizione verso l’alto del sacerdote corrisponde il gesto inverso della profetessa Anna con le mani volte verso il basso quasi in riconoscenza della grazia di aver visto, prima di morire, l’arrivo del Messia per la salvezza d’Israele. Nel registro superiore si trova una stanza nell’ombra, dove si affaccia un frate, che, secondo l’opinione di alcuni critici d’arte, potrebbe essere l’autoritratto del pittore.

Lo schema con figure piccole, disposte a gruppi, ricorda le composizione delle tarsie del coro di Santa Maria Maggiore di Bergamo (importante complesso di intarsi lignei, realizzati fra il 1524 e il 1532 da Giovan Francesco Capoferri e altri su disegno prevalentemente di Lotto, ma anche di altri artist), di cui l’artista possedava probabilmente ancora i cartoni.

Particolare la cromia molto semplice e attutita, così pure le figure appena sbozzate, quasi disarticolate, ma con un senso di viva partecipazione dei protagonisti: in quest’opera tutto è sobrio, ma tutti partecipano profondamente all’evento. Essa può essere considerata il testamento spirituale del Lotto, il quale, si pone in unione di orazione con il sacerdote Simeone: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo / vada in pace secondo la tua parola; / perché i miei occhi han visto la tua salvezza / preparata da te davanti a tutti i popoli, / luce per illuminare le genti / e gloria del tuo popolo Israele» (Luca 2, 29-32).

 

 

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