Parla Barbara Ferabecoli, grande Artista di Opere Sacre

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Cosa definisce un’opera come opera d’Arte Sacra? ancora prima, cosa definisce un’opera come opera d’arte, e quale è il ruolo dell’artista?

Dire “Arte Sacra” significa parlare di un concetto che racchiude nel suo significato, come in una scatola cinese, ulteriori domande ed interrogativi.

Chiarirli o approfondirli diventa una questione fondamentale per un artista che sceglie di fare dell’Arte Sacra la propria scelta di vita. Aver ricevuto il dono del talento infatti, non implica in maniera conseguenziale di diventare un artista, vivere d’arte è una scelta consapevole che mette continuamente alla prova e chiede un impegno totale.

Potrebbe sembrare una vita romantica, forse un po’ bohemien, ma la libertà che la caratterizza corre di pari passo con la responsabilità se si parte dall’assunto che l’arte è relazione.

Solo l’Arte che se si apre agli altri ha ragione d’essere e può quindi essere in grado di creare un rapporto vitale tra l’artista e lo spettatore, ossia può comunicare.

Il movimento di questa comunicazione però non è un moto circolare, non parte dall’artista per tornare a lui stesso, l’arte non può essere autocelebrativa, né consolatoria, né compiacente. Il movimento che deve compiere è aperto verso il mondo, è espansivo, dilatato all’infinito.

L’egoismo, l’individualismo è l’antitesi dell’opera d’arte che deve poter essere lasciata andare con generosità, con gratuità perché diventi patrimonio comune di altri, di tutti.

Questa prima consapevolezza, che è fondata sulla liberta di scelta e la responsabilità di azione, investe di un compito a cui si è sempre impreparati, perché non si può essere un artista a metà, senza investire in questo progetto il proprio destino, tanto più se il messaggio di cui si sceglie di essere tramite è quello cristiano.

Per questa comunicazione che l’artista innesca con la sua opera d’arte, occorre cercare e trovare un linguaggio condiviso, comprensibile, per questo la scelta di esprimersi con le immagini assume una importanza fondamentale. La figura riconoscibile avvia subito una corrispondenza che non necessita di spiegazioni, di didascalie, che non implica alcun tramite culturale, che non discrimina e che non conosce diaframmi.

La finalità di usare un linguaggio figurativo nell’opera d’arte sacra è quella di costruire il “ponte” che lo spettatore attraversa per contemplare o approfondire il mistero di Dio, o avviare un dialogo personale con i Santi.

Ma l’immagine non deve solo rappresentare, cioè essere informativa, deve poter avere in filigrana un secondo livello di comunicazione dove è presente il sentimento che quell’immagine suscita. Questo ulteriore livello è un dialogo ancora più intimo tra l’artista e il credente e tra il soggetto rappresentato e il suo archetipo. L’artista riproduce, con i mezzi di cui è capace il soggetto, ma è con l’ispirazione e la sincerità della Fede che lo rende vivo e significante.

Questi due livelli di comunicazione, didascalico ed emozionale, sono così intrecciati che non possono essere scissi, solo uniti infatti possono comunicare l’infinita bellezza divina.

L’Opera d’Arte Sacra deve richiamare, comunicare, ispirare, e la Bellezza è l’unica strada per condurre il credente al Mistero della fede, è il messaggio universale dentro un messaggio particolare.

Se l’Arte deve essere sempre sincera, l’Arte Sacra deve esserlo ancora di più, l’onestà rifugge il calcolo e il profitto e Il percorso nella bellezza della Fede deve essere compiuto per prima dall’artista perché possa avere valore per un altro.

Questa Arte è legata inscindibilmente al concetto di Sacro, non può avere a che fare con la banalità, la volgarità, la semplificazione o semplicemente la quotidiana mondanità. I concetti espressi sono Alti e Altri e hanno bisogno di tempo per essere contemplati e diventare edificanti.

Oggi ancora più di ieri l’Arte Sacra ha un senso, è un argine al progressivo abbrutimento che ci assale, dove il rischio è quello di sovvertire le categorie del bello, del brutto, del vero, del falso.

Oggi, più di ieri… perché è così facile smarrire noi stessi e i nostri valori.

 

 

Galleria fotografica di alcune opere di Barbara Ferabecoli, esperta e progettista di Arte Monumentale

 

 

Cappella dell’Istituto dello Spirito Santo, Vetrate artistiche in vetro soffiato dipinte a fuoco e Sarcofago in marmo con mosaici cosmateschi, Colle Aventino – Roma, 2014

 

 

Angeli, particolari, Vetrate artistiche in vetro soffiato dipinte a fuoco, Parrocchia di Nostra Signora di Valme, Roma, 2010

 

Annunciazione e Visitazione, vetrate artistiche in vetro soffiato dipinte a fuoco, Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, Benevento, 2008

 

Agnus Dei, Rosone-Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco. Concattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano, Brugnato (SP), 2007

 

Annunciazione, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Chiesa di San Paolo Apostolo, Albano Laziale – Roma, 2012

 

Le dodici Tribù di Israele, Rosone-Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Chiesa di San Paolo Apostolo, Albano Laziale, Roma 2012

 

San Francesco, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco – Collezione privata, San Paolo Civitate, 2019

 

Madonna sotto la Croce, Tempera su tavola, Collezione privata, 2002

 

Sant’Alessio, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Collezione privata, 2018

 

Madonna di Fatima, Collezione privata, 2023, Foto di Alessandro Mussa

 

Madonna con Gesù Bambino, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Collezione personale, 2010

 

Immacolata, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Santuario della Madonna dei Boschi, Monghidoro – Roma, 2015

 

La Storia della Chiesa, rosone. vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Cappella della comunità Humanitas, Ostia Antica (RM), 2009

 

Rosone dedicato alla Beata Pierina de Micheli, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Cappella dell’Istituto dello Spirito Santo, Colle Aventino – Roma, 2014

 

Santa Giulitta, particolare, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Chiesa Santi Quirico e Giulitta, Centro storico di Roma, 2005 

 

Humilitas, vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, Rocca di Papa – Roma, 2006

 

Addolorata, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Chiesa di Sant’Antonio – San Paolo Civitate – Foggia, 2021

 

San Francesco e Sant’Antonio, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Chiesa di Sant’Antonio, Sannicandro di Bari – Bari, 2017

 

Assunta, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Chiesa di Santa Maria Assunta, Sannicandro di Bari – Bari, 2017

 

Monogramma mariano, Vetrata artistica in vetro soffiato dipinta a fuoco, Chiesa di Santa Maria Assunta, Sannicandro di Bari – Bari, 2017

 

 

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