Un Vescovo pro-life analizza i risultati delle elezioni italiane
Redazione – Corrispondenza Romana
Mons. Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-Sanremo, è noto in Italia per l’imponente attività pastorale che svolge nella sua diocesi e anche per il suo impegno in difesa della vita e della famiglia. Nel 2021 inviò un forte messaggio alla Marcia per la Vita (https://www.corrispondenzaromana.it/international-news/address-in-rome-march-for-life-bishop-antonio-suetta-the-divine-commandment-thou-shalt-not-kill-is-an-irrepressible-command-that-cannot-be-repealed-or-suspended/) e alla vigilia delle elezioni 2022, in un messaggio alla sua diocesi, ha messo in rilievo la contrapposizione di alcuni programmi elettorali con la dottrina cattolica e con la Chiesa «per la presenza di punti come, ad esempio, le istanze della ideologia gender, il suicidio assistito o l’eutanasia, il cosiddetto riconoscimento dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne» (https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/messaggio-del-vescovo-antonio-suetta-per-le-elezioni-politiche-2022/).
Di particolare interesse è dunque la sua analisi del voto del 25 settembre, tratta da un’intervista rilasciata a Mauro Mazza, direttore della rivista Charta Minuta, di cui riportiamo il testo integrale. Continua a leggere
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Solo la vera carità potrà trionfare nell’impero dell’egoismo e dell’impurità
Lettera del Superiore generale agli amici e benefattori n. 91
“Se DIO PERMETTE COME MAI PRIMA UNA TALE UNIVERSALITÀ
DEL MALE, UN NUOVO IMPERO PAGANO, È CERTAMENTE ALLO
SCOPO DI SUSCITARE L’EROISMO CRISTIANO NEL MONDO INTERO”.Cari fedeli, amici e benefattori,
È capitato spesso nella storia che il mondo abbia improvvisamente avuto l’impressione di risvegliarsi “altro” da quanto era prima. Nell’antichità cristiana, per esempio, a un certo punto il mondo fu “sorpreso di risvegliarsi ariano”, per usare la celebre espressione di san Gerolamo. Ugualmente, nel XVI secolo, un terzo dell’Europa si risvegliò protestante. In realtà, questi fenomeni non si sono prodotti nello spazio di una notte, ma sono stati preparati da eventi progressivi. Tuttavia, hanno veramente lasciato l’impressione di una sorpresa per il fatto che i contemporanei non si erano resi conto della gravità dei diversi eventi che avevano preparato tali catastrofi. Non si rendevano conto delle conseguenze che tali eventi implicavano. In questo senso, dei popoli interi si sono risvegliati ariani o protestanti, e nel momento in cui si sono risvegliati, era già troppo tardi. Continua a leggere
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Quel “compostaggio” non s’ha da fare…
Mauro Faverzani – Corrispondenza Romana
La nuova frontiera dell’orrore si chiama «compostaggio umano» ed è già realtà in diverse regioni degli Stati Uniti: si tratta di un nuovo metodo di smaltimento dei corpi dei defunti, metodo che consiste appunto nel compostaggio dei loro resti e nell’utilizzo del ricavato per fertilizzare gli alberi. Aberrante.
Ciò accade già negli Stati di Washington per primo, poi New York, in Oregon ed in Colorado: dal 2027 accadrà anche in California, dove lo scorso 18 settembre il governatore, Gavin Newsom, democratico, ha firmato la legge Assembly Bill 351, che autorizza tale pratica, caldeggiata dal deputato Cristina Garcia, pure democratica, convinta che tale metodo sia più economico e più ecologico della sepoltura tradizionale. Ma la modalità è lontana anni luce dal concetto di corpo come «tempio dello Spirito», contenuto nel Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 364, concetto che implica la pia usanza di seppellire i defunti con riverenza e grande dignità, non certo di trattarli come humus. Continua a leggere
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In memoria di Pio XII (9 ottobre 1958-2022)
Chiesa e postconcilio
Nelle prime ore di giovedì 9 ottobre 1958 si spegneva Pio XII. La morte arrivò, dopo una malattia lunga e intermittente, quando stava per compiersi il ventesimo anno del suo pontificato, un pontificato difficile e grande che seppe attraversare il periodo più buio del Novecento. Il 19 dicembre 2009 Papa Benedetto XVI lo dichiarava Venerabile. Pastor Angelicus, ora pro nobis! Continua a leggere
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Il vescovo Schneider dichiara che la ‘persecuzione’ contro la Messa in latino da parte del Papa è un ‘abuso di potere’ a cui si deve opporre resistenza
Chiesa e postconcilio
PITTSBURGH (LifeSiteNews) — Il vescovo Athanasius Schneider ha definito le restrizioni di papa Francesco alla messa tradizionale un “grave abuso dell’ufficio papale” che “viola la tradizione bimillenaria” della Chiesa cattolica. Sua Eccellenza ha espresso questi commenti nel discorso che aveva preparato per i partecipanti alla Conferenza sull’identità cattolica, organizzata da The Remnant a Pittsburgh nel fine settimana. La registrazione completa del suo intervento, insieme a quella degli altri relatori, è disponibile sul sito web della conferenza. Concentrandosi sulle recenti “drastiche” restrizioni imposte da papa Francesco e dal cardinale Arthur Roche alla Messa tradizionale della Chiesa, Monsignor Schneider ha affermato che “la restrizione o il divieto della forma tradizionale della liturgia sono infondati”, poiché “lo Spirito Santo non Si contraddice”. Continua a leggere