Covid, green e gender: la “formazione di massa” non può più arginare il dissenso
Alberto Contri – il Sussidiario.net
Ogni tanto, tra le maglie di un preoccupante pensiero unico diffuso da quasi tutti i media, passano notizie che dovrebbero destare qualche riflessione seria. […] C’è un fatto che non può non colpire: riguardo a tutte e tre le tematiche, gli alfieri del pensiero dominante non solo non accettano che si possano discutere le loro granitiche posizioni, ma si impegnano nell’impedire e cancellare qualsiasi incontro o convegno, qualsiasi articolo di giornale in cui si avverta il profumo della critica, fino ad arrivare a incredibili e intollerabili minacce di morte. Molti professionisti e docenti sono stati poi privati del lavoro o del tutto delegittimati e considerati complottisti solo per aver provato ad esprimere un minimo di pensiero critico. continua a leggere
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Ecco perché la 194 non va blindata, ma abrogata
Fabio Fuiano – Corrispondenza Romana
Il 24 gennaio scorso, alla Camera, è stato approvato, con 257 favorevoli e 3 astenuti su 260 deputati, praticamente l’unanimità, un ordine del giorno (ODG) proposto dalla deputata Stefania Ascari (M5S), nel quale si legge quanto segue: «La Camera, impegna il Governo ad astenersi dall’intraprendere iniziative di carattere anche normativo volte ad eliminare o limitare il sistema di tutele garantito dalla legge n. 194 del 1978». Il documento è stato presentato come reazione alle proposte di legge dei senatori Maurizio Gasparri (FI) prima e Roberto Menia (FdI) poi, volte a modificare il primo articolo del Codice Civile al fine di riconoscere soggettività giuridica al concepito. Un tale disegno di legge è risultato inaccettabile tanto a sinistra quanto a destra, in quanto sarebbe entrato necessariamente in conflitto con la legge 194/78 che rende l’aborto legale in Italia e che, purtroppo, gode di vasti consensi anche tra chi, proclamandosi pro-life, dovrebbe avversarla. continua a leggere
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Si scrive comunismo, si legge Nicaragua
Mauro Faverzani – Corrispondenza Romana
A chi ancora credesse al volto umano dell’ideologia comunista – qua e là nel mondo tradottasi o nella dittatura del partito unico o nella tragedia di un immorale radicalismo di massa –, varrebbe la pena di dedicare, quale esempio, la situazione odierna del Nicaragua di Daniel Ortega, tornato al potere nel 2007 col partito sandinista, partito di estrema sinistra impregnato di marxismo, socialismo, antimperialismo e teologia della liberazione. Come noto, questo Paese dell’America centrale è formalmente una repubblica presidenziale, col ritorno di Daniel Ortega però subito trasformata in un regime e dei più oscuri. continua a leggere
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Vaticano, ore d’ansia per l’eroico cardinale cinese Zen ricoverato in ospedale dopo il viaggio a Roma
Franca Giansoldati – Il Messaggero
Città del Vaticano – Ore d’ansia per l’anziano cardinale cinese Joseph Zen Ze-kiun, finito in ospedale per un malore dopo essere tornato da Roma. Tutta colpa del viaggio particolarmente impegnativo per un uomo della sua età (91 anni) che aveva voluto intraprendere a tutti i costi per non mancare all’ultimo saluto a Benedetto XVI al quale era particolarmente legato, e anche per avere la possibilità di un colloquio con Papa Francesco visto che in tanti anni non era mai riuscito ad essere ricevuto a Santa Marta per le sue divergenze di vedute sul complicato dossier ‘Cina’. Di ritorno dal soggiorno in Vaticano, dopo i funerali del Papa emerito ed un incontro chiarificatore con Papa Bergoglio, il cardinale emerito di Hong Kong ha cominciato ad avvertire malesseri e problemi respiratori. Era stato autorizzato a viaggiare da un tribunale visto che è stato condannato da un tribunale di Hong Kong per violazioni della legge sulla sicurezza nazionale, praticamente un pretesto. continua a leggere
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Trionfo della Marcia per la Vita Usa contro la viltà dell’Occidente
Mauro Faverzani – Corrispondenza Romana
Erano in 100 mila lo scorso 20 gennaio, a Washington, coloro, soprattutto giovani e famiglie, che hanno sfidato il gelo e le rigide temperature di questi giorni, per partecipare all’ormai tradizionale Marcia per la Vita, giunta alla sua cinquantesima edizione ed avente per tema «Prossimo obiettivo: marciare verso un’America post-Roe».
Erano presenti anche diversi esponenti politici, tra i quali il procuratore generale del Mississippi, colui che ha condotto la causa Dobbs vs. Jackson ovvero il grimaldello per scardinare la sentenza Roe vs. Wade, la cui fine, a cinquant’anni dal suo varo, è stata sancita lo scorso giugno dall’Alta Corte, che ha di nuovo permesso così ai singoli Stati americani di tutelare la vita dei bambini non ancora nati. Ed anche questo è stato uno dei motivi di entusiasmo tra gli aderenti alla Marcia, conclusasi quest’anno dinanzi al Campidoglio, proprio per chiedere ai due rami del Congresso, ora che hanno il potere di farlo, di ripristinare le tutele a favore dei bimbi nel grembo materno. In particolare, i riflettori sono puntati sulla battaglia legislativa, per cancellare i finanziamenti pubblici erogati a Planned Parenthood, già eliminati dall’allora presidente Trump, ma ripristinati purtroppo con l’amministrazione Biden. Un altro obiettivo consiste nel bloccare il tentativo posto in essere dal Partito Democratico di codificare l’aborto come un “diritto”. continua a leggere
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Non Saremo a Sanremo
Armando Manocchia – ImolaOggi.it
Tra i cantanti in gara in questa edizione, c’è infatti Rosa Chemical che, in un’intervista su Vanity Fair, afferma che userà il palco per influenzare i giovani con messaggi incentrati sulla promiscuità sessuale, sulla pornografia e sull’amore poligamo. Quindi, va al Festival unicamente per diffondere da quel palco messaggi ideologici e immorali.
NON SAREMO A SANREMO perché la Rai usa i nostri soldi del canone per fare propaganda LGBTQ. Tutte le co-conduttrici di Amadeus sono infatti paladine delle cause LGBTQ, pubblicamente impegnate per la promozione del matrimonio e delle adozioni gay e della fluidità di genere. La dirigenza RAI, negli ultimi anni, ha riempito i palinsesti di contenuti gender e LGBTQIA con una copiosa diffusione dell’ideologia gender e della cultura abortista, eutanasica e contro la famiglia. Un vero e proprio bombardamento mediatico ad ogni livello.
Persino nel canale dedicato ai bambini (RaiGulp) trasmettono video, cartoni e programmi sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Questa vergogna deve finire. Intendiamoci. Se lo facesse Mediaset non avremmo niente da dire, perché “ognuno ha i propri gusti, disse quello che si succiava i calzini”, ma che questa ideologia debba essere favorita, promossa e trasmessa dalla televisione di Stato con denaro pubblico, estorto insieme alle già esose bollette elettriche, è una vergogna indicibile che deve finire. continua a leggere
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Perché ci preoccupa l’Intelligenza Artificiale
Marcello Veneziani – La Verità
Non abbiate timore dell’intelligenza artificiale, ci rassicura il filosofo Maurizio Ferraris dalle colonne del Corriere della sera. Il bersaglio non esplicitato siamo noi conservatori, ritenuti apocalittici, antitecnologici, un po’ heideggeriani e tanto stupidi. In particolare mi sono sentito chiamato in causa perché in un articolo surreale e metaforico ma non del tutto, annunciavo su Panorama la settimana scorsa che il prossimo premier sarà un robottino, grazie all’intelligenza artificiale (e alla perdita della sovranità politica). “Temere che una macchina possa prendere il potere – replica Ferraris – agitare lo spettro della intelligenza artificiale onnipotente, è soltanto rivelare una nativa mancanza di intelligenza naturale. Ciò che è comprensibile in Albert Speer, ministro degli armamenti del Terzo Reich che a Norimberga si difese invocando l’onnipotenza dell’apparato tecnico tedesco, è inspiegabile in Martin Heidegger, che ha rilanciato l’argomento, e nella turba di filosofi e non filosofi che lo hanno seguito”. continua a leggere