La conversione di San Paolo in due rappresentazioni di Caravaggio

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25 gennaio: memoria liturgica della Conversione di san Paolo Apostolo

La Conversione di san Paolo, anche detta Conversione di Saulo, è un dipinto a olio su tavola di cipresso (237×189 cm), realizzato da Caravaggio tra il 1600 e il 1601. Di proprietà della famiglia romana Odescalchi, è chiamato anche Caravaggio Odescalchi per distinguerlo dal dipinto sullo stesso tema conservato nella cappella Cerasi della basilica di Santa Maria del Popolo a Roma. Quest’opera, prima versione insieme alla scomparsa Crocifissione di san Pietro,  fu commissionata nel settembre 1600 da monsignor Tiberio Cerasi, Tesoriere generale della Camera apostolica di papa Clemente VIII, per essere entrame collocate nella cappella da egli acquistata della chiesa di Santa Maria del Popolo a RomaTra le rare opere di Caravaggio di custodia privata, la Conversione Odescalchi è di certo il dipinto di maggiore qualità.  Caravaggio raffigura Gesù come assistito e sorretto da un angelo, mentre san Paolo, caduto dal cavallo, copre con le mani gli occhi accecati dalla luce divina ed è affiancato da un anziano armigero. Il fiume, sullo sfondo, è l’Aniene.

 

 

La Conversione di San Paolo  o Conversione di Saulo è il dipinto a olio su tela di 230 x 175 cm, realizzato nel 1601, seguito alla prima versione. È conservato nella Cappella Cerasi della Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma, in pendant con la Crocifissione di San Pietro (seconda versione caravaggesca). La scena ritrae il momento topico della conversione di Paolo (descritto in Atti 26,12-18): quello in cui a Saulo, sulla via di Damasco, appare Gesù Cristo in una luce accecante che gli ordina di desistere dal perseguitarlo e di diventare suo ministro e testimone. Sono presenti nella scena un vecchio e un cavallo, il quale, grazie all’intervento divino, alza lo zoccolo per non calpestare Paolo. Un palafreniere bada al cavallo, mentre san Paolo è inondato dalla luce, simbolo della Grazia di Dio che irrompe nelle tenebre del peccato, rappresentato dal nero dello sfondo.

 

 

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