Il giro della settimana (20 giugno)

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Su Radici Cristiane di giugno, S. Pio V ed il Sacro Cuore

Mauro Faverzani

C’è un modello, valido anche ai nostri giorni: è san Pio V. Ad affermarlo è il direttore della rivista Radici Cristiane, il Prof. Roberto de Mattei, nell’editoriale del numero di giugno, in distribuzione agli abbonati: «Il nome di san Pio V, come quello di Lepanto – si legge – oggi è una bandiera. Noi non vogliamo “resettare” il mondo per costruire una nuova società, che esiste solo tra le nuvole, né vivere nella confusione, come vorrebbero i “profeti del caos”, che si affacciano all’orizzonte. Siamo cattolici militanti, che si alimentano alle radici cristiane della società e che oppongono ai sogni deformi dei rivoluzionari di ogni tempo la Tradizione integra e ininterrotta della Chiesa, incarnata da Pio V, e il modello politico e sociale di civiltà cristiana, che egli strenuamente difese». Continua a leggere

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Contro Papa Bergoglio anche i suoi fan. Un pontificato al tramonto

Antonio Socci

Cosa sta succedendo nella Chiesa Cattolica? Siamo alla vigilia di un terremoto? Molti segnali inducono a pensarlo e quello arrivato ieri dalle colonne di “Repubblica” – a firma di Alberto Melloni – è davvero clamoroso, perché mostra il duro divorzio di certe aree cattoprogressiste da papa Bergoglio che prima sostenevano entusiasticamente.

Melloni – simbolo della “Scuola di Bologna” e dell’ala “progressista” della Chiesa – inizia la sua requisitoria sottolineando che il cardinale tedesco Marx, nella sua recente lettera di dimissioni, “ha di fatto chiesto le dimissioni del Papa”.

Marx è il leader del potente e ricco episcopato tedesco che, con il suo Sinodo, sembra voler fare una rivoluzione. I vescovi tedeschi sono gli storici sostenitori di Bergoglio, ma la loro fuga in avanti non ha il suo appoggio e ora sono palesemente delusiContinua a leggere

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Georges Soros e Alexander Dugin: due facce della stessa medaglia?

Roberto de Mattei

In che senso George Soros e Alexander Dugin possono essere definiti due facce di una stessa medaglia?

Nel 1945 il filosofo della scienza austriaco Karl Popper (1902-1994), pubblicò una poderosa opera in due volumi, dal titolo La società aperta e i suoi nemici (The Open Society and Its Enemies, Routledge, London 1945). In quest’opera Popper sostiene che le ideologie totalitarie come il comunismo e il nazismo hanno un elemento comune: pretendono di detenere la verità assoluta. Alle società totalitarie il filosofo austriaco contrappone un modello di organizzazione sociale democratica che definisce “società aperta”, perché contraria a ogni “frontiera” culturale e morale.  Continua a leggere

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Le profezie di Huxley e Orwell opposte o complementari?

Philippe Grasset – Traduizione di Gabriella Rouf

Molto si discute nei salotti e nelle loquaci reti social a proposito dello statuto di là da venire se non già venuto del nostro regime generale, politico e sociologico se si vuole. Si tratta di sapere
in che salsa saremo cucinati nei recinti totalitari, per quello che ci resta da sopravvivere. MSu questo recentemente è passato su Histoire un documentario che è presentato evidentemente come di una formidabile attualità: George Orwell e Aldous Huxley: 1984 o Il mondo nuovo?». Ne convengo, il tema appare davvero di una lugubre pertinenza con le nostre riflessioni, in tutti i casi coi complessi cimenti delle nostre ipotesi futuriste, che democraticamente prendono un po’ di tutto. Gli autori del documentario, realizzato nel 2019, sono Caroline Benarrosch et Philippe Continua a leggere Calderon  […].

 

 

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