Intervista al Superiore Generale – Cinquant’anni della FSSPX
FSSPX.news
Per ravvivare il nostro ideale di fedeltà a ciò che abbiamo ricevuto.
1. DICI: Che cosa rappresenta per la Tradizione il cinquantesimo anniversario della FSSPX?
Prima di tutto, questo giubileo è l’occasione per ringraziare la Provvidenza per tutto ciò che ci ha concesso in questi cinquant’anni, perché se quest’opera non venisse da Dio non avrebbe resistito all’usura del tempo. È a Lui in primo luogo che dobbiamo attribuire tutto questo.
Ma per noi questo giubileo è anche e soprattutto un’opportunità per ravvivare il nostro ideale di fedeltà a quanto abbiamo ricevuto. In effetti, dopo tanti anni, può esserci una comprensibile stanchezza. Si tratta quindi di riaccendere il nostro fervore nella lotta per l’instaurazione del regno di Cristo Re: che regni innanzitutto nelle nostre anime, e poi intorno a noi. È su questo punto particolare che dobbiamo lavorare, sulla scia di Mons. Lefebvre. Continua a leggere
————————————————————————
“Cappuccetto rosso? Maschio” – Fiabe choc per i bimbi a scuola
di Rosa Scognamiglio – ilGiornale.it
In una scuola di Firenze, al via un progetto per l’educazione sessuale dei bambini: interpretano a ruoli invertiti i protagonisti delle fiabe.
Avete presente la storia di Cappuccetto Rosso? Bene, dimenticatevene. Perché da oggi pare che la bimba dalle lunghe trecce che va nel bosco e incontra il lupo cattivo sia un maschietto.
O meglio, chi dice che debba essere per forza una femminuccia? Dopotutto, i bambini vanno educati alla “diversità sessuale” fin da piccoli e, dunque, tanto vale rivedere anche il genere dei protagonisti delle fiabe (con buona pace di Perrault o dei fratelli Grimm). L’esperimento, al via nelle classi elementari e medie in una scuola di Firenze, prevede infatti che gli alunni interpretino i personaggi di celeberrimi racconti a “ruoli invertiti”, proprio così. Quindi, non stupitevi se un giorno, al rientro dalle lezioni, vostro figlio vi racconterà di essere stato Biancaneve per un giorno, ne va della sua formazione personale. Continua a leggere
———————————————————————-
Vietato scrivere islam nei documenti europei contro il terrorismo
di Francesco De Remigis – ilGiornale.it
Francia e Austria evidenziano il legame tra religione, sbarchi e attentati. Ma l’Ue frena.
Nel quinto anniversario dell’attacco al Bataclan, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si dice determinata a costruire un’Europa che protegge. Eppure nel vertice dei 27 ministri dell’Interno del Vecchio continente, ieri in video-conferenza, la guerra al terrorismo è al ribasso. Non si trova la quadra attorno alla nettezza con cui il presidente francese aveva concertato un piano assieme al cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Dal documento Ue scompare ogni riferimento all’Islam. Si parla genericamente di «lotta all’estremismo». E visto che ieri si trattava di licenziare le proposte che i capi di Stato e di governo discuteranno il 10 e 11 dicembre, il dado è tratto. Vince la linea cauta, per non dire pusillanime. Continua a leggere
———————————————————————
“I regali di Natale? Su internet”: esplode la rabbia dei commercianti contro Galli
diFederico Giuliani – ilGiornale.it
Il consiglio del professor Galli scatena la rabbia dei negozianti: “Noi rispettiamo le regole, lui faccia il virologo”.
I regali di Natale? Meglio acquistarli su internet che non in qualche negozio fisico, nel cuore di qualche città infestata dal coronavirus. E poco importa se i commercianti, in ginocchio da mesi, speravano in un dicembre all’insegna di un lieve aumento dei consumi. Massimo Galli, direttore del Reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, e ormai volto e voce nota di giornali e tv, ha fatto capire che no, non dovremmo avventurarci nel rito dello shopping natalizio. O meglio: dovremmo farlo in forma virtuale per evitare di diffondere il Covid.
———————————————————————-
Scuola media in Spagna il regime comunista inizia da qui
di Mauro Faverzani – Corrispondenzaromana.it
Il detto popolare, secondo cui «l’edera, dove si attacca, muore», indica la tenacia, con cui tale pianta resta avvinghiata ovunque si arrampichi, un po’ come il comunismo col potere: ovunque riesca a conquistarlo, non lo molla più, se non vendendo molto cara la propria pelle, infischiandosene dei bla bla sui diritti umani e sulle varie libertà. Lo si vede in Cina, lo si vede in Corea del Nord, lo si vede a Cuba, ora lo si vede anche in Spagna, dove settori-chiave, come quelli della scuola, della libertà d’opinione e di stampa sono oggi sotto attacco. Continua a leggere