La protesta fa cadere i vescovi: sì alle donne diacono
Nico Spuntoni – Il Giornale.it
Dopo una ribellione dei delegati laici, il Consiglio plenario della Chiesa australiana approva un testo che apre al diaconato femminile. Ma le spacature interne sono evidenti
In un clima piuttosto infuocato si sono chiusi i lavori del Consiglio plenario della Chiesa cattolica australiana. L’assemblea finale, che si è tenuta a Sidney, ha visto veri e propri momenti di tensione dopo che una mozione sul ruolo delle donne nella Chiesa – nella quale era incluso un passaggio d’ apertura al diaconato femminile – non ha ottenuto il voto favorevole di due terzi dei vescovi, necessario per l’approvazione. Il Consiglio plenario era composto da 277 membri. Ma mentre il voto degli altri delegati (laici e religiosi) era solo consultivo, quello dei delegati vescovi era deliberativo. Il mancato raggiungimento del quorum ha provocato una vibrante protesta nell’Aula Magna del St Mary’s College al punto che una sessantina di delegati si sono alzati ed hanno abbandonato le loro postazioni. Una clamorosa sollevazione che rischiava di danneggiare l’immagine sinodale della Chiesa australiana, riunita in Consiglio plenario per la prima volta dal 1937. Continua a leggere
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Paolo Deotto. Un ricordo di Piero Vassallo, grande uomo di cultura e cattolico fedele
Paolo Deotto – Stilum Curiae
Ho appena saputo (sono le 22.50 di venerdì 1° luglio) che ieri ci ha lasciato il prof. Piero Vassallo, uomo di eccezionale cultura e umanità, uno degli ultimi veri intellettuali, nel senso più bello e profondo della parola.
Ho conosciuto Piero Vassallo nel 2008. In quell’anno avevo pubblicato con l’editore Fede & Cultura un libro sul Sessantotto, che a Piero era piaciuto molto. Tramite un comune amico di Genova volle conoscermi. Io ero, lo confesso, molto emozionato al pensiero di incontrare un “monumento” della cultura cattolica come lui, ma già dal primo incontro i miei timori svanirono, perché l’accoglienza cordiale che mi fece Piero mi mise subito a mio agio. Continua a leggere
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Ucciso l’ex premier del Giappone Shinzo Abe: è stato colpito durante un evento elettorale
Redazione ANSA
Il Giappone è sotto shock per l’assassinio dell’ex primo ministro Shinzo Abe, tra i leader nipponici più influenti del dopoguerra, ucciso a 67 anni da due colpi sparati da una pistola artigianale di legno e metallo durante un comizio elettorale.
L’auto con il feretro dell’ex premier nipponico è arrivata stamane nella residenza di famiglia a Tokyo, raggiunta anche dalle personalità di spicco del suo partito Liberal Democratico, incluso il premier Fumio Kishida. Continua a leggere
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Lampedusa chiede aiuto. Lamorgese la ignora: “Affollamenti inevitabili”
Francesca Galici – il Giornale .it
1800 migranti nell’hotspot di Lampedusa: l’amministrazione chiede un incontro col ministro, che non si rende disponibile fino a fine luglio.
La situazione di Lampedusa è critica a livelli di emergenza. Nell’hotspot si registrano 1800 migranti a fronte di una capienza massima di 350 persone e ciò che ne consegue è ben immaginabile. Ma mentre i sindacati di polizia alzano la voce e lamentano le condizioni disastrose in cui sono costretti a lavorare, loro che vivono e vedono tutti i giorni quanto accade a Lampedusa, e il vicesindaco e il sindaco dell’isola chiedono aiuto alle istituzioni e al ministero dell’Interno, Luciana Lamorgese fa spallucce e si rende irreperibile.
Come riferiscono fonti della Lega, infatti, il neoeletto sindaco di Lampedusa ha chiesto un incontro urgente al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Una richiesta comprensibile e legittima, visto quello che sta vivendo Lampedusa negli ultimi giorni, ma alla quale il Viminale non ha dato nessun riscontro. Anzi, le fonti della Lega hanno riferito che il ministero dell’Interno ha dato disponibilità solo a fine mese. Continua a leggere
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L’Europa alla prova della redistribuzione dei migranti
Mauro Indelicato – Il Giornale.it
Il nuovo piano sull’immigrazione messo a punto dai ministri dell’Interno dell’Ue lo scorso 10 giugno, dovrebbe trovare la sua applicazione a partire dalla fine di luglio. A dirlo è stata una fonte europea la quale ha svelato un retroscena reso noto da Marco Bresolin su La Stampa. In particolare, almeno 22 Paesi, compresi tre non comunitari, avrebbero dato il proprio benestare al meccanismo di redistribuzione dei migranti arrivati in Europa. Gli altri daranno invece supporto logistico o finanziario. Più che di un piano si potrebbe parlare di un esperimento. Infatti la redistribuzione per come concepita a giugno resterà in vigore un anno e avrà carattere temporaneo. Per il Vecchio Continente si tratta comunque di una sfida, in cui non mancano le incognite soprattutto per l’Italia, con il nostro Paese già in passato “illuso” di ricevere una solidarietà poi mai concretizzatasi. Continua a leggere
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Il settimo sigillo di Djokovic a Wimbledon, domato Kyrgios
AGI
Novak Djokovic sempre più re di Wimbledon: il serbo ha domato in finale Nick Kyrgios in quattro set, 4-6 6-3 6-4 7-6(3), e ha conquistato per la settima volta il torneo londinese, come Pete Sampras e William Renshaw. Solo Roger Federer ha fatto meglio (8). Per Djoker è il quarto trionfo di fila all’All Englad Club dal 2018, escludendo l’edizione del 2020 non disputata per Covid.
Nell’era Open ci erano riusciti solo Bjorn Borg, Pete Sampras e Federer. Ora Nole è a 21 Slam, a una sola distanza dal grande rivale Rafa Nadal.
In un caldo che superava i 30 gradi, il 27enne di Canberra ha incantato i 15mila del Central Court imponendosi nel primo set ma poi ha dovuto ceder il passo all’esperienza e alla regolarità del Djoker capace di crescere nella partita come già gli era accaduto con Sinner e Norrie. Continua a leggere