Il giro del mese

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Con “Laudate Deum”, un infinito seguito di “Laudato si”?

Monday Vatican – Trad. à partir de benoitetmoi/DICI n°436 – FSSPX.Actualités

Francesco aveva annunciato che stava scrivendo il seguito dell’enciclica Laudato si’, “sulla salvaguardia della casa comune”: si tratterebbe di un “aggiornamento sui problemi ambientali”. Questo aggiornamento di un’enciclica, a meno di dieci anni dalla sua pubblicazione, mostra l’obsolescenza di un insegnamento pontificio che mira sempre ad essere in linea con l’attualità. Questo seguito è stato pubblicato il 4 ottobre con il titolo: Laudate Deum.

Nel Monday Vatican del 28 agosto 2023, Andrea Gagliarducci rileva i limiti di tale “pragmatismo”: “È noto che il Papa ha scritto Laudato si’ per rispondere a un bisogno e a un’esigenza sorta soprattutto in ambito politico, e ha fatto in fretta perché questa enciclica fosse pronta per la COP 21 di Parigi [30 novembre-12 dicembre 2015. N.d.R.]”.Non si trattava solo di prestare attenzione alle questioni ambientali”. Da qui questa domanda: “Un’enciclica può riguardare solo una situazione contingente o un tema particolare?”. Continua a leggere

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Papa Francesco, Giorgio Napolitano e Matteo Messina Denaro

Papa Francesco, Giorgio Napolitano e Matteo Messina Denaro

Roberto de Mattei – Corrispondenza Romana

Il grande Juan Donoso Cortés (1809-1853) diceva che dietro ogni problema politico c’è un problema teologico e metafisico. Talvolta però dietro un problema teologico c’è un problema politico che lo spiega. E’ quello che bisogna tener presente per prevedere quanto accadrà nel prossimo Sinodo: un’assemblea religiosa, voluta e organizzata da un Papa, per il quale la politica prevale sulla dottrina teologica e morale. Alcuni episodi accaduti negli ultimi giorni ci aiutano a comprenderlo.

Il 22 settembre 2023 è morto, a 98 anni, Giorgio Napolitano, protagonista per molti decenni della vita politica italiana. Nella sua lunga vita Napolitano ha combinato una ferrea militanza comunista, che nel 1956 lo portò ad approvare l’invasione sovietica dell’Ungheria, con una altrettanto ferrea fedeltà alla fratellanza massonica a cui apparteneva, seguendo le orme del padre Giovanni (1883-1895), figura di spicco del Grande Oriente d’Italia. Il 10 maggio 2006, dopo l’elezione alla presidenza della Repubblica di Napolitano, l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente, indicava questa scelta come «uno dei momenti più alti nella vita democratica del paese» e il giorno della morte dell’ex-presidente il Grande Oriente ha esposto presso la propria sede nazionale al Gianicolo bandiere a mezz’asta in segno di cordoglio.  Continua a leggere

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Sinodo: un ospite inaspettato

La Stampa/The Catholic World Report – FSSPX.Actualités

Più di un prelato deve aver sussultato leggendo l’elenco definitivo dei partecipanti al sinodo sulla sinodalità che si è aperto il 4 ottobre 2023 a Roma. Se la presenza dell’americano James Martin, gesuita impegnato a promuovere l’apertura al matrimonio delle coppie dello stesso sesso, non sorprende, quella di un attivista italiano di estrema sinistra assume una dimensione inaspettata.

Rosso… Come i cardinali presenti nell’aula Paolo VI durante il sinodo appena aperto in Vaticano, ma anche come il colore politico di Luca Casarini, laico italiano scelto personalmente da Papa Francesco per partecipare al sinodo, come quest’ultimo ha confermato sull’aereo che lo ha riportato dagli Incontri del Mediterraneo a Marsiglia (Francia) il 23 settembre:

Conseguenze drammatiche delle pratiche abortive Continua a leggere

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Conseguenze drammatiche delle pratiche abortive

Mauro Faverzani – Corrispondenza Romana

La denuncia è forte e sconvolgente: secondo quanto riportato dalle agenzie LifeSiteNews Infocatólica, nel giro di soli cinque giorni – per la precisione, tra il 20 ed il 25 gennaio scorsi – ben due donne sarebbero state trasportate d’urgenza, in ambulanza, dal Near North: Elizabeth Cohn Morris Health Center Planned Parenthood, con sede al 1200 North La Salle Drive di Chicago, all’ospedale più vicino. In entrambi i casi, l’emergenza è stata dovuta ad un’emorragia post-aborto.

Le agenzie, dando la notizia, specificano come «la maggior parte delle emorragie chirurgiche post-procedurali» siano dovute «a lesioni interne inflitte da strumenti chirurgici, spesso lacerazioni della cervice uterina e perforazioni dell’utero», già evidenziate come cause frequenti di decessi. Continua a leggere

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Regno Unito: il Primo Ministro dichiara folle l’ideologia gender

CNA/Washington Post – FSSPX.Actualités

Mercoledì il primo ministro britannico Rishi Sunak ha affermato che il fatto che “un uomo è un uomo e una donna è una donna” dipende dal “buon senso”. Sunak, che guida il partito conservatore (Tory), ha fatto questi commenti durante un discorso al raduno annuale del suo partito a Manchester, in Inghilterra, il 4 ottobre.

“Non dovremmo lasciarci intimidire e credere che le persone possano avere qualunque genere vogliano. Non è il caso. Un uomo è un uomo e una donna è una donna – è una questione di buon senso”, ha detto Sunak, come riportato dal Washington Post. Afferma inoltre che questo tema non dovrebbe essere oggetto di discussione nell’ambito dell’istruzione scolastica. Continua a leggere

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UE era pronta a dare 691 milioni di euro ai palestinesi

Imolaoggi.it

Ue: sospensione immediata dei pagamenti ai palestinesi. L’Ue ha deciso la “sospensione immediata” dei pagamenti destinati alla popolazione palestinese in attesa del riesame dei programmi di assistenza già messi in campo per un totale di 691 milioni di euro.  Continua a leggere

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Terrorismo islamico, possibile sconto di pena per il killer del Bataclan

Salah Abdeslam

Imolaoggi.it

Non sono passati nemmeno otto anni dal terribile attentato del 13 novembre 2015 a Parigi, quando dieci attentatori islamisti uccisero 130 persone tra il Bataclan e altre zone della capitale francese. Come scrive il Giornale, “Salah Abdeslam, l’unico terrorista sopravvissuto alla carneficina, indigna i parenti delle vittime denunciando un «trattamento disumano» in Francia e ottenendo la possibilità di scontare il carcere in Belgio, dove potrebbe anche essere liberato tra 15 anni“.

Come se non bastasse, dopo il massacro di Parigi, tra cui figura anche il fratello-kamikaze Brahim, Salah è stato arrestato in Belgio e poi condannato per gli attentati di Bruxelles del 2016, che fecero 32 morti.  Continua a leggere

 

 

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