Il giro del mese

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L’Arci e Avvenire: quando a Vespasiano risponde Orazio…

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Mauro Faverzani – Corrispondenza Romana

Di nuovo. È successo di nuovo. Non a caso, non per una svista, né per un errore. Bensì deliberatamente, consapevolmente, pervicacemente. Il quotidiano della Cei, Avvenire, che ama definirsi genericamente «di ispirazione cattolica», quasi la sua non fosse sequela, apostolato, testimonianza, missione, bensì un tenue sentimento, un timido stato d’animo, un’intuizione senza impegno, dallo scorso 3 maggio ha ripreso a pubblicare in prima pagina, come manchette, accanto alla testata, a destra ed a sinistra, quindi con la massima evidenza possibile, la pubblicità del 5 per mille a favore dell’Arci.

Era già capitato l’anno scorso e già qui, con un articolo, evidenziammo l’anomalia: con tutte le associazioni e le realtà cattoliche benemerite, cui invitare i lettori a destinare il 5 per mille, sponsorizzare proprio l’Arci ha dell’incredibile. Continua a leggere

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In Olanda la destra ruralista sbaraglia il “sovranismo social”

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Giuseppe Brienza – Corrispondenza Romana

I tre partiti sovranisti olandesi che, divisi e in concorrenza tra loro, sono attualmente all’opposizione del Governo di centrosinistra guidato dal 2010 da Mark Rutte, sono stati sbaragliati alle amministrative dello scorso 15 marzo dal neonato BoerBurgerBeweging (Bbb), il movimento civico-contadino fondato nel 2019 da Caroline van der Plas.

Il Bbb si è imposto nelle elezioni regionali che determinano la composizione del Senato come la prima formazione in tutte le 12 province in cui si è votato. Grazie alla determinazione della sua leader, il movimento si è assicurato la spettacolare percentuale del 19,2% e ben 17 seggi nell’Eerste Kamer, il Senato dei Paesi Bassi. «Nessuno può più ignorarci», ha dichiarato dopo la notizia dei risultati la van der Plas, «gli elettori si sono espressi molto chiaramente contro le politiche di questo governo». Al Senato il Governo Rutte non ha la maggioranza e dovrà negoziare accordi con i partiti dell’opposizione, tanto più che oltre al pessimo risultato delle amministrative è sprofondato nei sondaggi a un indice di gradimento del 20%, il più basso in un decennio. Continua a leggere

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Cammino sinodale: l’opposizione svedese

FSSPX.NEWS

Primo cardinale scandinavo della storia, a capo di una Chiesa svedese in crescita, mons. Anders Arborelius mette in guardia contro la direzione presa dal cammino sinodale tedesco e invita a mantenere l’insegnamento della Chiesa.

“La voce tedesca non è la più importante rispetto alla Chiesa universale”. La critica aver fatto male al di là del Reno. In primo luogo perché i legami tra la Chiesa di Germania e la minoranza cattolica svedese – meno del 2% della popolazione totale, in crescita da diversi anni – sono storicamente molto forti: dall’inizio e fino al 1998, tutti i presuli del Paese erano tedeschi.Ma anche perché Anders Arborelius – il primo vescovo cattolico scandinavo, nominato vescovo di Stoccolma nel 1998, poi creato cardinale nel 2017 – ha scelto di diventare cattolico a 20 anni, e di abbandonare il luteranesimo, ancora religione di stato nel paese di Santa Brigida. E che non vuole che la Chiesa tedesca intraprenda la via della riforma luterana da lui stesso lasciata.
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Il pellegrinaggio di Chartres: nonostante le pressioni, celebreremo sempre la Messa tradizionale perché è la nostra ragion d’essere

Chiesa e post concilio

Notre-Dame de Chrétienté [Nostra Signora della Cristianità] camminerà quest’anno meditando sul tema dell’Eucaristia durante il suo pellegrinaggio di Pentecoste. Intervista a Jean De Tauriers, presidente di Notre-Dame de Chrétienté.

Per la 41ᵃ volta, i pellegrini di Notre-Dame de Chrétienté viaggeranno da Parigi a Chartres il 27, 28 e 29 maggio. Perché avete scelto il tema “L’Eucaristia, salvezza delle anime”?

 

La peculiarità del nostro pellegrinaggio è l’attaccamento alla Messa tradizionale, al rito tridentino. Ci è sembrato interessante, in questi tempi spiritualmente preziosi per i pellegrini in cui siamo sotto attacco, meditare sull’Eucaristia, sulla presenza reale, che è al centro del nostro attaccamento alla Messa tradizionale. Non compariamo le due forme del rito: scegliamo semplicemente la Forma Straordinaria, e ciò per una ragione di Fede.
Vedo aumentare ogni giorno il numero delle iscrizioni al pellegrinaggio; quest’anno dovremmo certamente superare i 15.000 partecipanti. Questi giovani (perché la metà di loro ha meno di 20 anni) vengono a cercare un insegnamento di Fede e vedono in questa Messa l’affermazione della sacralità, della trascendenza di Dio, della certezza della presenza reale. Dovrebbe essere uno stimolo a riflettere per la Chiesa vedere come ferventi praticanti cattolici (i nostri pellegrini sono essenzialmente praticanti, e due terzi di loro partecipano alla Forma Straordinaria) richiedono questo insegnamento della Chiesa che ottengono dai nostri sacerdoti. Continua a leggere

 

 

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