3 febbraio 1488: Il navigatore portoghese Bartolomeo Diaz sbarca nella Baia di Mossel dopo aver doppiato il Capo di Buona Speranza all’estremità meridionale dell’Africa, diventando il primo europeo ad essersi spinto così a sud
Tre furono i più importanti viaggi da esploratore realizzati da Bartolomeo Diaz, in portoghese Bartolomeu Dias (1450 – 25 maggio 1500). La prima spedizione affidata a Diaz fu una vera e propria epica impresa poiché permise di trovare per la prima volta nella storia d’Europa una nuova rotta per le Indie. Essa partì nel 1487 e terminò sedici mesi dopo, raggiungendo e doppiando il Capo di Buona Speranza. Il sovrano portoghese Giovanni II lo aveva nominato capitano della spedizione che avrebbe dovuto scoprire la reale estensione verso Sud delle coste del continente africano e verificare, così, la possibilità di tracciare una rotta verso l’India. Un altro scopo era quello di cercare Prete Gianni, il personaggio leggendario assai noto all’epoca, per il quale i Portoghesi mostravano grande interesse, nella speranza di intrattenere con lui proficue relazioni: si pensava che fosse il sovrano di un regno grandioso che poteva aiutare i cristiani a combattere l’Islam, regno nel quale, secondo i poemi bretoni, sarebbe stato portato e custodito il Santo Graal.
Il secondo viaggio esplorativo lo compì nel 1497 accompagnando Vasco da Gama fino a Capo Verde per poi lasciarlo continuare da solo fino alle Indie. Nel 1500 fece il suo ultimo viaggio, accompagnando Pedro Álvares Cabral nel celebre viaggio in cui questi scoprì il Brasile. Quando la flotta proseguì per l’India, la nave sulla quale si trovava Bartolomeo Diaz naufragò e il valente navigatore trovò la morte nei pressi del Capo di Buona Speranza. Fu onorato per le sue scoperte e per i servigi resi alla Corona portoghese che lo aveva insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine Militare del Cristo, un ordine che fu l’ultima eredità dell’Ordine templare portoghese, scomparso nel 1312; ma anch’esso sparirà nel 1910 con l’introduzione della Repubblica.