Sono uno studente e frequento il Liceo Scientifico a Borgo San Lorenzo (FI), nel Mugello, nella “nostra” Toscana, e vorrei portare il mio contributo alla scelta del voto che si celebrerà sabato 26 maggio p.v. Sono nato nella provincia di Scutari diciotto anni fa da una famiglia che ha sempre mantenuto la Fede cattolica, nella quale sono stato battezzato ed educato: qui è stata facile la mia integrazione innanzi tutto per le comuni radici che legano la mia terra, l’Albania, all’Italia: la lotta del popolo albanese contro i musulmani che vide il nostro Eroe Nazionale Giorgio Castriota Scanderberg (1406 – 1468) unificare il Paese, difendere i valori morali del popolo, bloccando, per più di dieci anni, l’invasione dei turchi ottomani verso l’Europa, tanto da meritare, da papa Callisto III, gli appellativi di «Atleta di Cristo» e di «Defensor Fidei» (Difensore della Fede)… per la cronaca, Scandeberg nel giugno del 1444 a Torniell mise in fuga l’esercito turco di 150.000 uomini provocando all’Islam la prima grande sconfitta, prima della gloriosa battaglia di Lepanto del 1571.
Dopo la battaglia di Torniell il Pontefice era intenzionato fare una “Crociata” contro i turchi, un progetto, purtroppo, mai realizzato per la morte di papa Pio II nell’agosto del 1464.
Inoltre, forse non tutti conoscono i legami tra l’Albania e l’Italia, nel glorioso Regno del Sud, allorché Scandemberg mosse il suo esercito in difesa di Ferdinando I di Napoli, figlio di Alfonso d’Aragona, meritandosi i feudi di Sant’Angelo, Trani e San Giovanni Rotondo.
Un altro legame profondo che unisce le nostre radici è la comune lotta contro il Comunismo instauratosi in Albania nel 1944 e durato fino al 1986, che ha trasformato, per oltre un quarantennio, la nostra Patria in un immenso e tragico campo di concentramento: il cardinale Ernest Simoni, che è stato nel Gulag del Comunismo Albanese – dopo la fucilazione del suo Vescovo – per trent’anni, e che io ho avuto l’occasione di conoscere e incontrare proprio nel mio Mugello, è un “Confessore”, testimone della Fede, che ha narrato il suo Calvario in un libro di memorie, edito dalla San Paolo, e che, a leggerlo, mette davvero i brividi.
Dunque, mentre ho trovato (abbiamo trovato) qui, in Italia, nel paese dove abito, accoglienza e solidarietà da parte di bravi sacerdoti che hanno mantenuto la fede e da parte di tanti cittadini non “ideologicizzati”, non altrettanto è stato da parte di altri che, mentre a parole, dicono di voler aiutare gli “immigrati”, in realtà cercano di tagliare le radici e quindi il legame che unisce i nostri popoli, così che, l’uomo, senza radici, è pronto per essere “dominato” dal Mondialismo, in quanto per i “mercanti moderni di uomini” gli immigrati non sono che merce pronta allo “schiavismo” e numeri di voti da prendere e semmai “commercializzare”.
Alcuni episodi mi hanno fatto riflettere – ricordando i racconti dei miei genitori e, soprattutto, dei miei nonni – su quello che è successo nella mia patria e quello che sta succedendo qui, in Italia…
In Albania nel 1967, dopo due decenni di “ateizzazione” (mi raccontava la nonna che, a sera, in casa recitavano il rosario di nascosto, senza che neanche i vicini di casa lo sapessero, per paura di essere denunziati) il dittatore Enver Hoxha (1908 – 1985), che si rifaceva al Comunismo di Stalin, dichiarò l’ateimo di Stato e l’ordine di propagandarlo ovunque, inoltre vietava «attività e propaganda fascista, antidemocratica, religiosa, guerrafondaia…» punendo i trasgressori con pene che andavano da tre a dieci anni (poi, regolarmente, venivano raddoppiate a fine pena)… naturalmente si doveva formare l’uomo nuovo del Comunismo, un uomo ateo, senza radici, senza valori. E il primo attacco il Comunismo lo portava sempre alla famiglia e alla religione: le chiese erano state chiuse e i preti imprigionati o fucilati.
Naturalmente quale era l’attività e la propaganda fascista, guerrafondaia, antidemocratica… lo decideva il Regime ateo di Hoxha… proprio come succede oggi da noi, dove si fanno leggi liberticide, in nome del politicamente corretto, che puniscono – anche con la galera – i reati di opinione… legge Mancino, legge Siano etc. etc. In altre parole chi non è allineato con la “sinistra chic” è antipopolare, è un fascista, un guerrafondaio, un antidemocratico etc… chi poi è cattolico, fedele alla «Chiesa di Cristo» è un uomo del Medioevo (ma non sanno neanche cosa sia il Medioevo) o anche un “fascista”, perché loro vorrebbero la Chiesa come una sorta di Società filantropica… il sacro è superfluo, i Sacramenti anche, perfino i cimiteri vanno aboliti…
Ho domandato alla professoressa come mai le persone di “sinistra” sono per la pena di morte per l’innocente (l’aborto) e contro la pena di morte per il colpevole. Risposta: ma che discorsi fai? Non crederai mica di indottrinarmi, eh…
Ho chiesto del genocidio vandeano e mi è stato risposto che è «irrilevante»… e poi mi hanno anche detto: «Ma proprio tu che vieni da un altro Paese hai queste idee… ma i tuoi genitori lo sanno?».
A scuola basta parlare di famiglia e subito ti domandano: ma quale famiglia? E se gli rispondi per quella naturale ti dicono che sei «Antidemocratico», anche se, almeno per il momento, non ti danno la galera dai 3 ai 10 anni…
Vai a Messa la domenica? E allora ti dicono che sei un frustrato e ti portano a vedere – nell’ora di lezione – una commedia miserabile, una parodia blasfema de I Promessi sposi… mandandoti anche l’indottrinatore in classe a dirti che se non ti è piaciuta sei fuori del mondo e vai “rieducato”.
Naturalmente si deve votare o “fare il tifo” solo per i partiti della sinistra (ora anche certi cattolici, che chiamerei cattocomunisti, si sono allineati a questo andazzo) e se qualcuno dice che a lui piace Salvini viene ammonito: «Stai attento, codesto vuol dire Fascismo!»… e ti guardano come se ti volessero dire: “Attento perché se vinciamo noi ti ‘rieduchiamo’ e ti mandiamo nel Gulag”.
E se osi parlare di Crociate, di Lepanto, di “Radici cristiane” manca poco che chiamino il 118… per questo, alla faccia di loro, io sono stato a Civitella del Tronto al Convegno della Tradizione e mi sono sentito in Patria, a casa mia, tra persone che si vogliono bene, fratelli di una stessa Fede e con le stesse radici che sono profonde e non gelano.
Per questo io, a queste elezioni, voterò per un partito identitario – ho bisogno di identità altrimenti divento uno “sradicato” – e che mostri ai noi giovani alcuni ideali da seguire come la lotta alla droga, il vero flagello della nostra società. Tre anni fa i Carabinieri – loro sì che sono un punto di riferimento! – fecero un blitz all’interno della mia scuola e furono bloccati tantissimi giovani con la droga in tasca (non esistono droghe leggere) e – ahimè – anche alcuni che la spacciavano… un caso clamoroso… i Carabinieri avvertirono tutte le famiglie… gratitudine all’Arma dunque… macché partiti di sinistra: fecero fare due interpellanze in Parlamento perché i Carabinieri avevano “impaurito” i … bambini…
Oggi Salvini impersona quanto di meglio possa esserci nella politica, quel suo rivendicare le nostre radici cristiane, quel considerare la famiglia naturale, uomo, donna e figli, come la cellula fondamentale della società, quella sua battaglia contro la droga, la sua difesa della vita dalla nascita alla morte… fanno sì che rappresenti per noi giovani l’unico che difenda davvero la Civiltà Occidentale e Cattolica… contro lo strapotere di questa Europa che si è rifiutata di riconoscere le nostre radici cristiane e che si basa non sulla Fede e gli ideali, ma sulle banche e sullo sfruttamento… a cominciare dalla tratta dei migranti africani…
Certo, tutti i partiti son figli della Rivoluzione francese, ma è vero anche che se noi staremo a casa… gli altri (i “giacobini”) sceglieranno per noi; come molti preti non parlano più di «Chiesa di Cristo», ma di «Chiesa di Francesco», così cerchiamo di fermare, con il nostro voto, cattolico e identitario, quelli che non vorrebbero più che si “parlasse” di «Civiltà cristiana», ma di «Ateismo di Stato» e che aprirebbero subito i Gulag per mandarci i “dissidenti” e appronterebbero i plotoni di esecuzione per i fascisti, gli antidemocratici, i guerrafondai, i cattolici… o presunti tali, come hanno fatto per un quarantennio in Albania…
1 commento su “Io, studente di Borgo San Lorenzo, di radici albanesi, voterò per Salvini”
Sei un grande, un vero, sincero cattolico, ami l’Italia e hai compreso che dobbiamo salvaguardare le nostre radici cristiane!